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domenica 17 ottobre 2010

Recensione "Guida galattica per gli autostoppisti"


Recensione libro “Guida galattica per gli autostoppisti”

Citazione
“In molte delle civiltà meno formaliste dell’Orlo Esterno Est della 

Galassia, la Guida galattica per gli autostoppisti ha già soppiantato 
la grande Enciclopedia Galattica, diventando la depositaria di tutto il 
sapere e di tutta la scienza, perché nonostante presenti molte lacune
 e contenga molte notizie spurie (…) ha due importanti vantaggi 
rispetto alla più vecchia e più accademica Enciclopedia.
Uno, costa un po’ meno; due, ha stampate in copertina, a grandi 

caratteri che ispirano fiducia, le parole NON FATEVI PRENDERE 
DAL PANICO.


Di cosa parla “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Noel Adams
Arthur Dent si sveglia una mattina e scopre che fuori casa sua ci sono delle grandi ruspe gialle. Sono venute per abbattere la sua casa, che si trova proprio nel posto dove dovrà sorgere una tangenziale. Il suo amico Ford Prefect lo convince ad abbandonarla perché, in ogni caso anche la terra tra poche ore subirà lo stesso destino. Pare proprio che il nostro pianeta si trovi esattamente nel luogo dove sorgerà un’autostrada iperspaziale.
Nonostante lo scetticismo iniziale di Arthur, i fatti lo indurranno a credere al suo amico. La pazzia di questo romanzo straniero inizia proprio da qui: tanto per iniziare, Ford Perfect non è umano, ma un alieno del pianeta Betelgeuse che si sta occupando di aggiornare la “Guida galattica per gli autostoppisti”. I loro vagabondaggi spaziali li porteranno ad incontrare esseri alieni dalle caratteristiche più strane e inimmaginabili, come i Vogon, alieni antipatici ed irascibili con un’insana tendenza a scrivere orribili poesie.
Zaphod Beeblebrox, presidente del governo galattico imperiale, in fuga insieme all’umana Trilllian e a Marvin, un robot super intelligente (e, per questo motivo, super depresso). I tre sono alla ricerca del pianeta Magrathea, il leggendario luogo dove dovrebbero vivere coloro ai quali è stata commissionata la costruzione della terra. Ma da chi è stata commissionata la terra? E per quale motivo? La risposta è tutt’altro che scontata.
La “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Noel Adams è stato un successo mondiale, non a caso il traduttore online più conosciuto di tutto il web, “Babelfish”, prende il nome da una delle invenzioni del suo autore. Il libro è piaicuto così tanto per molteplici motivi: è fresco, intelligente, leggero e divertente. Douglas Adams sembra voler scherzare con la percezione del suo lettore, facendogli capire senza mezzi termini che nulla è come sembra. L’autore costruisce un intero universo, con tanto di guida generosa di spiegazioni, ricco di personaggi esilaranti e fantasiosi. Un libro che non annoia mai, per la sua storia piena di colpi di scena e soluzioni tanto esilaranti, quanto imprevedibili.

Chi è Douglas Noel Adams

Douglas Noel Adams nasce a Cambridge nel 1952. Studia letteratura inglese, si laurea, e in quegli anni diviene amico dei Monty Pyton e dei Pink Floyd. Inizia a collaborare con i Monty Pyton per alcuni copioni dei loro spettacoli e lavora anche per la BBC.
Guida galattica per gli autostoppisti” nasce come programma radiofonico e riscuote un enorme successo che lo porta a scrivere il primo libro della serie, inaugurando così il filone della fantascienza umoristica. Il libro è solo il primo di una “Trilogia in cinque parti”, che comprende altre avventure di Arthur Dent e Ford Prefect: “Ristorante al termine dell’Universo” ( The Restaurant at the end of the Universe - 1980), “La vita l’Universo e tutto quanto” ( Life, the universe and Everything -1982), “Addio e Grazie per tutto il pesce” (So long and thanks for all the fish - 1984) e Praticamente innocuo (Mostly harmless – 1992).
La serie della guida galattica non è l’unica creata dell’autore, che ha avuto grande successo anche con il ciclo di Dirk Gently “investigatore olistico”, rimasto purtroppo incompiuto a causa della prematura morte dell’autore. Douglas Adams infatti è morto nel 2001, a Santa Barbara, per un attacco di cuore.

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