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lunedì 29 agosto 2011

Metal Slug: la migliore serie di sparatutto 2D

Sono ormai lontani i tempi in cui una prodigiosa Software House sfornava dai propri uffici multimediali titoli veramente da apostrofare con la ‘T’ maiuscola, sospinta a meraviglia da validi programmatori e dall’aiuto morale ed economico di centinaia di migliaia di fan. Una società videoludica capace di contendere agli avversari la medaglia d’oro in parecchi generi di videogiochi; dagli sparatutto agli action, passando per i puzzle game, fino ad arrivare ai picchiaduro, i quali rappresentavano il vero stile madre di quell’epoca così fastosa. Capolavori come la saga di Fatal Fury, King of Fighter e Art of Fighting hanno conteso al capcomiano Street Fighter e Darkstalker il ruolo di ‘padroni della lotta’ per molti anni, mentre altre perle dedicate agli sparatutto o avventure sportive come i vari Soccer Brawl, Super Sidekicks o Windjammers, sono quasi risultati vincitori al cospetto di ‘mostri’ di quegli anni. Fu così che nei primi anni del 1990 vide la luce per Neo Geo l’esilarante action game dedicato alla guerra intitolato Metal Slug, figlio oltretutto di una giocabilità e di una grafica che solo l’SNK poteva offrire in quel meraviglioso periodo. 

Un gameplay semplice... e distruttivo!

Comandare un characters armato di tutto punto, equipaggiarlo con nuovi oggetti d’offesa e aiutarlo a liberare i numerosi ostaggi sparsi per i livelli: era questo l’arduo compito che ci attendeva, mentre centinaia di agguerriti soldati, di munizioni e di macchine belliche, per non parlare degli arcigni boss di fine livello, ostruivano la nostra tortuosa strada che portava all’agognata quanto difficile fine del gioco. Ecco quindi che dopo anni di seguiti e conversioni che vanno fino al periodo d’oro dellaPlayStation, questo gioco ha divertito svariati popoli e portato alta la bandiera di una casa che (ahimè) ha chiuso i battenti qualche anno fa portandosi dietro mille successi e ricordi bellissimi, senza dimenticare la mancanza del vero motivo di tale fallimento a livello di Software House. Oggi è tutto cambiato ma gli Arcade come di solito succede in questo mondo colmo di poligoni, prendono (con nostro immenso piacere) la strada dei portatili, riempiendo il nostro cuore nostalgico di giubilo e gratitudine alla marca che pubblica il gioco-memoria di turno. 


Il primo amore non si scorda mai

Chi dobbiamo ringraziare stavolta? Sicuramente l’SNK Playmore, la società derivante dalla scomparsa casa sopracitata, la quale ci dona un buonissimo gioco che propone tutti e sette gli episodi che videro la luce anni or sono nelle sale giochi e nelle abitazioni, (Metal Slug 1, 2, 3, X, 4, 5 e 6) adattandoli però ai tempi odierni, quindi ritoccandone le caratteristiche tecniche generali compreso addirittura l’aspetto longevo, giudicato già ottimo fino ad ora. Quindi i numerosissimi ‘sprite’ e fondali hanno una rivista grafica 2D eccellente e coloratissima, mentre il sonoro e la giocabilità vengono arricchite rispettivamente di movimenti ancora più immediati e nuovi strumenti musicali, per allietare le nostre volubili orecchie. Il tutto condito da un enorme durata offerta dalla difficoltà e dal numero dei giochi a disposizione, quindi una manna lunghissima. 

Sospeso tra passato e futuro

La sfida è iniziata: riuscirà Metal Slug Anthology ad entrare nel cuore dei nuovi gamers, oltre a resuscitare fantastiche emozioni nostalgiche dai giocatori più attempati? Noi scommettiamo di si, dato che siamo di fronte ad un titolo strutturalmente ben fatto che saprà divertire chiunque e per molto tempo. Pertanto vi consigliamo di scoprire come siamo arrivati ai giochi di oggi, tuffandoci nel passato insieme alla PSP ed in compagnia di un titolo creato da un produttore fantastico, che mai tramonterà all’interno dei nostri cuori nostalgici.
 

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